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Il Progetto “Cultura in viaggio. Ricomincio da tre. Tra Storia, letteratura, arte e musica è stato suddiviso in vari momenti e percorsi itineranti, per promuovere sul territorio convegni, visite guidate, laboratori creativi, performance teatrali, di danza, di poesia al fine di avvicinare giovani, di incontrare le diverse realtà e incentivare a fare rete. L’obiettivo, abitare nuovamente i luoghi e riattivare l’incontro del dopo pandemia.

Un programma ampio e variegato che ha visto coinvolgere diversi paesi, la città capoluogo e diverse istituzioni e associazioni:

4 settembre in occasione dei 160 dall’Unità d’Italia si è tenuto presso il Carcere Borbonico di Avellino il Convegno “Unità d’Italia tra storia tra passato e presente”, sono intervenuti: il giornalista Fiore Carullo, la bibliotecaria Adelina Caliano, la prof.ssa Paola De Lorenzo, il prof. Pellegrino Caruso e gli alunni del liceo classico del Convitto di Avellino “Pietro Colletta”. Visita al Museo Irpino “Partiamo dalla storia locale”.

Una disamina storica dei passaggi e delle trasformazioni nel tessuto socio-economico, alla luce delle differenze territoriali e delle vocalità riflettere sui cambiamenti che possano delineare meglio le sfide future e far riemergere un Sud dalle mille opportunità, per i giovani che scappano e che difficilmente ritornano. La fuga dei cervelli è una conseguenza di una mancata attinenza a percorsi scolastici e universitari, poche le realtà lavorative in campo scientifico e tecnologico.

Gli studenti dell’Istituto “Pietro Colletta”  di Avellino hanno marcato l’aspetto di una maggiore propensione di lasciare Avellino dopo il diploma, hanno realizzato un video durante la pandemia “Cara Italia” in cui hanno ribadito l’importanza dell’Unità di una nazione, di partecipare alla vita sociale, economica e politica in cui prevalga l’interesse generale e di investire di più sulle risorse umane. Un nuovo umanesimo. Ricominciare con Sissi Menna, Rosanova Benedetta e Rosanova Chiara, il laboratorio è sempre attivo a scuola, Antonio Dello Iacono, ha interloquito con il Ministro dell’Istruzione, Bianco, sulla quarta rivoluzione industriale 4.0, la pandemia ci ha fatto sentire italiani, ma nell’ottica di proposte concrete e realizzabili.

Il prof. Pellegrino Caruso riportando l’agire secondo De Sanctis, il futuro dell’Italia è nelle nuove generazioni che sapranno cogliere lo spirito innovatore.

Pellegrino Caruso ha citato Dante, lo scrittore e l’uomo, che ci ha educato a una lingua illustre, cardinale, aulica e curiale, bisogna recuperare gli aggettivi con i quali è stata definita la lingua italiana pedagogicamente e che ci proiettano in un orizzonte di senso. Dante auspicava all’unificazione italiana, come Manzoni. Le donne rappresentano la rinascita in ogni opera, per Dante Beatrice, per Petracca Laura, per Leopardi Silvia. Conoscere storia e letteratura è una rievocazione per sentire di nuovo i “maggi odorosi” della letteratura italiana.

Altri contributi alla discussione: Luca Nacca di Irpinia insieme diamo una terra meravigliosa da un territorio potenzialmente in crescita, la capacità di resistenza del dopo covid lo dimostra, dobbiamo organicamente risalire, fare gruppo. I vantaggi per uno sviluppo del sud, il ruolo dell’Irpinia più ampio puntare sul dialogo politico e sociale: mobilità, eccellenza e risorse umane. Il dialogo comunitario per il cambiamento.

Antonio Caputo. Durante il periodo dei Borboni i contadini erano in rivolta, per la povertà, per i disagi, le ruberie, reclamavano giustizia sociale. Lo stato meridionale aveva la monarchia e il disagio era profondo. Il trasporto ferroviario fu dovuto ai Borboni, a Caserta, Portici furono costruite le prime ferrovie, per avvantaggiare la borghesia non il popolo. Oggi rivoluzione culturale che significa ascolto attivo delle comunità dell’Alta Irpinia, oggi i trasporti non funzionano nelle aree interne, si sente un isolamento e sembra essere tornati indietro. È auspicabile prepararsi ad uscire dalle logiche campanilistiche e mobilitare le risorse migliori per rispondere meglio alle afide future.

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