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Il Comune di Montella, il Comune di Bagnoli Irpino e le Associazioni “Ginestra”, “Il bucaneve” e “Elis, hanno presentato il 7 dicembre 2023 al Circolo della Stampa di Avellino il progetto “Giovani in Biblioteca. AttivaMente”, finanziato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale. I giovani sono chiamati a essere attivamente presenti nella vita della biblioteca, a dare un contributo fattivo, a interagire con le persone e a farsi portavoce di cambiamento. Una biblioteca con una visione aperta e larga, in cui la partecipazione e il coinvolgimento nascono da idee condivise e si sviluppano attraverso le tecnologie, le metodologie e le strategie (la peer education, la cooperativa learning). Un laboratorio esperienziale in cui i giovani vivono i territori, analizzano le opportunità, si interrogano sul futuro. La conoscenza diretta è alla base della progettualità condivisa, organizzare una serie di momenti e incontri in cui la comunità si stringe intorno e fa da collante, per definire le priorità e la necessità di proposte alternative alla fuga di tanti giovani. Le nuove tecnologie hanno un grande vantaggio permettono di lavorare e di accorciare le distanze, di allargare i confini. I luoghi non diventano inospitali, solitari e ameni se si dà voce alle “pietre vive” che hanno secoli di storia, di tradizioni e di ricchezza ancora da scoprire. L’invisibile è sotto i nostri occhi disincantati, non cerchiamo altrove ciò che non esiste e nella capacità di guardare meglio che coglieremo l’indecifrabile. Ciò che manca è spesso ciò che ci allontana, per questo la conoscenza è una lente d’ingrandimento e “fa sbocciare un fiore dentro una fessura del cemento”. Il progetto “AttivaMente” riparte dalle biblioteche, apre libri e menti, per ingegnarsi, per adoperarsi e per cercare le “Città invisibili”, di cui parla Italo Calvino, per riscoprire la funzionalità, l’innovazione e la crescita sociale ed economica che valorizza le peculiarità, le nuove professionalità e gli sbocchi lavorativi, legate ai territori e alla narrazione dei luoghi. Lo storytelling è l’arte di comunicare e di trasferire esperienze nuove. Raccontare un territorio, un’eccellenza, un progetto e crederci al punto tale di diventare “valore aggiunto”. Diventiamo operativi: “Incontriamoci”, le comunità si ritrovino, si uniscano per il futuro; “Cultura e inclusività” attraverso i linguaggi dei segni; “Celebriamo Italo Calvino”, per dare Visioni possibili e non precludere la strada al rinnovamento; creiamo “Escape room” per sintetizzare il connubio tra desiderio e obiettivo, riportiamo i giovani nei paesi, facciamo nascere “figli consapevoli” che studiano altrove, ma che non si disperda il “buon seme”; lavoro e attivismo.

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