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In occasione dei 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, l’ Associazione “Il Bucaneve” ha omaggiato lo scittore, il poeta, il regista, lo scenografo, l’attore e drammaturgo dedicandogli una sezione del Concorso “Avellino in Versi”, VIII edizione.

Non potevamo non annoverarlo tra gli uomini del Novecento che attraverso la sua lucida e trasparente lettura delineò, caratteri e aspetti, di una società in continua evoluzione e che serbò in essa, un’inquietante osservanza doverosa. Il suo fu un richiamo di impegno e di coscienza, rispose senza esitare all’appello.

L’anticoformista per eccellenza vedeva il mondo contadino in dissolvenza, la diffusione della tv che omologava le masse, una indiscriminata parvenza di benessere annebbiava le menti e con occhi speciali non si fece intimidire dai giudizi e dalle accuse infamanti, colse materiale prezioso per osservare più da vicino per toccare con mano. La verità non è sotto gli occhi di tutti è in angoli bui e ameni, scovarla devi camminare e dare un nome a cose e persone, altrimenti sei un osservante e non un osservatore. Certi uomini sono fatti così e si fanno carne da macello.

Sulle tracce di Pier Paolo Pasolini ci vogliamo interrogare e al contemplo prendere la briga di fare un viaggio nella sua poetica e nelle sue domande, senza risposte, ma anche un’idea dell’uomo che fu e attraverso le sue opere onorare la sua memoria.

Un concorso, senza idee e progetti è fine a se stesso.

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